FLUMERI E GIACOMETTI PRESENTANO..."QUESTONE DI PELLE"


SULLA SCIA DELLE COLLEGHE AMERICANE, ANCHE MOLTE SCRITTRICI NOSTRANE STANNO INTRAPRENDENDO LA STRADA DELLA PUBBLICAZIONE 'INDIE'. ELISABETTA FLUMERI E GABRIELLA GIACOMETTI HANNO DECISO DI AUTOPUBBLICARE IL LORO ULTIMO ROMANZO "QUESTIONE DI PELLE" CHE ESCE OGGI. ABBIAMO CHIESTO ALLE AUTRICI DI VENIRLO A PRESENTARE SULLA NOSTRA BIBLIOTECA.

Autrice: E.Flumeri e G.Giacometti
Genere: Contemporaneo
Uscita: 25 aprile 2016
Lunghezza: 107 pagine
Editore: Flumeri & Giacometti

SOLO IN E-BOOK: Euro 0,99

TRAMA: Francesca lo ama da sempre, ma Andrea è il figlio del padrone della conceria dove suo padre lavora come operaio. Per lei è un amore impossibile, un amore da dimenticare.
Ma dieci anni dopo, al suo ritorno, Andrea non ritrova la ragazzina che gli preparava filtri d’amore, bensì una donna bellissima, la chimica di punta dell’azienda di famiglia, la fidanzata di suo cugino.
La passione divampa come un incendio inestinguibile.
Francesca per lui è disposta a tutto….
… anche a subirne il disprezzo.  Un triangolo esplosivo.
Un amore travolgente. Un amore a cui non si può dire no. Perché l’amore è … QUESTIONE DI PELLE

*****
Non possiamo negarlo, il nostro ritorno nell’editoria è stato all’insegna della “romantic comedy”. Per due ragioni: l’amore per il genere ( chi non ha sognato e riso con Rock Hudson & Doris Day?) e la fuga dal melò, che ci era stato praticamente imposto dai lunghi anni di lavoro nelle serie tv.
Avevamo voglia di leggerezza. E così è stato.
Ma poi, inaspettatamente, arriva il momento che del melo senti la mancanza, hai voglia di tuffarti di nuovo in maniera prepotente nelle passioni travolgenti, nel dramma, nell’intrigo, di abbandonare i colori pastello e tornare alle tinte forti.
Hai voglia di cambiare pelle – a proposito – per un po’. È il bello di questo meraviglioso lavoro: sperimentare, rimpastare, provare nuove strade, rivisitare quelle già percorse, ma sempre con l’obiettivo di divertirsi e di crescere insieme (si cresce sempre, sapete? È quello che ci hanno insegnato trent’anni di lavoro fianco a fianco). “Insieme” per noi è la parola che vale, quella che ci ha cambiato la vita, come recita lo slogan della campagna della Treccani #leparolevalgono. Non a caso quella che conclude il romanzo.
Da tutto questo nasce “Questione di pelle”.
Cercavamo un’ambientazione particolare, che potesse essere la giusta cornice per una storia melò. E, mentre facevamo “zapping” su internet, abbiamo scoperto un mondo: la valle del Chiampo, nel vicentino, il distretto italiano della pelle, un microcosmo unico e affascinante.
Poi abbiamo messo insieme gli elementi che del melò più ci affascinano e ci coinvolgono: le passioni che durano una vita “against all odds”, come nella canzone di Phil Collins, il riconoscimento, l’equivoco che scatena il dramma, l’inganno dove mai te lo aspetteresti. Una lei come quelle che piacciono a noi: una donna con una passione a cui si dedica fino in fondo ma che non si nasconde la forza dei sentimenti, per i quali è pronta a mettere in gioco tutto.
Un lui alpha (ebbene sì, anche a noi piacciono da morire!) ma non solo muscoli e testosterone. Un uomo capace di scoprire e riconoscere le corde della sua sensibilità, i suoi errori, la forza dei sentimenti a trecentosessanta gradi.
E a questo punto ci eravamo dentro con tutte le scarpe! Non ci resta che sperare che capiti lo stesso anche a voi, se vi lascerete prendere per mano dai nostri protagonisti e condurre lungo la strada di una  passione che nasce all’ombra dei castelli di Giulietta e Romeo. Quale migliore auspicio potevamo  augurarci?
ELY & GAB

LEGGI L'ESTRATTO...
Stava succedendo. Neppure nel più audace dei suoi sogni lo avrebbe immaginato. Andrea la stava corteggiando. Stava corteggiando lei, Francesca. Anche se non l’aveva riconosciuta. Quando se lo era ritrovato di fronte era rimasta letteralmente impietrita. Poi lo champagne l’aveva aiutata a reagire alla timidezza, all’incredulità, alla gioia che l’aveva paralizzata. E anche adesso, mentre lo guardava tornare verso di lei con in mano una bottiglia e due calici, non riusciva a credere che stesse accadendo. Come in Sabrina. Tutto il resto scompariva, non contava più. Andrea la raggiunse e le tese uno dei calici.
«Ho pensato che fosse più comodo prendere direttamente una bottiglia» le disse sorridendo e versandole lo champagne. «Brindiamo ». La guardò intensamente negli occhi:«A noi.
Francesca ebbe l’impressione di naufragare in quelle iridi cangianti. «A noi »mormorò sollevando il bicchiere. Sedettero sul bordo della fontana, bevendo e ascoltando in silenzio il suono lieve e ipnotico dell’acqua.
«Parlami di te, Francesca » disse poi Andrea.
Lei si irrigidì. Distolse lo sguardo.
«Non c’è molto da dire. La mia non è una vita particolarmente interessante.»
«Per me lo è» dichiarò lui.
Cosa rispondergli? L’alcol la faceva sentire leggera, sospesa in una dimensione a metà strada tra il sogno e la realtà. Dove poteva essere una se stessa sconosciuta, capace dei gesti più audaci. Dove anche l’impossibile diventava possibile.
«Dimmi di te, invece… » gli sfiorò un braccio e quel contatto la fece fremere.
Lui avvicinò il viso a quello di lei, tanto che Francesca poté sentire il calore e il profumo del suo respiro.
«Ho una proposta da farti» la sua voce era bassa e carezzevole. «Perché non dimentichiamo la vita vera per questa sera? Mi sembra che nessuno dei due abbia voglia di parlarne… »
Francesca emise un lieve sospiro, inebriata da quella vicinanza, dall’elettricità che percepiva tra di loro, da quella bocca adesso così vicina alla sua.
«Proposta accettata» sussurrò. Poi chiuse gli occhi, sapendo quello che sarebbe accaduto e desiderandolo con tutta se stessa. Sentì la bocca di lui sulla propria come quel giorno lontano di tanti anni prima, ma ora Andrea non si limitò a sfiorarla, la cercò, la assaggiò, sollecitando la sua risposta. Francesca dischiuse le labbra e rispose a quel bacio tante volte immaginato. Un bacio dolce ed esigente al tempo stesso. Dapprima lento, poi sempre più profondo e appassionato. Le braccia di lui si chiusero intorno a lei e Francesca si lasciò andare a quella stretta, alla carezza delle sue mani che la sfioravano con dolcezza, facendo vibrare le sue corde più profonde. Un bacio interminabile, che li lasciò senza fiato. Quando alla fine si staccò da lui, Francesca dovette aggrapparsi alle sue spalle perché le girava la testa e non era sicura che le gambe riuscissero a sostenerla. Lui la tenne contro di sé e le mormorò sulle labbra:
«Vieni con me, Francesca. Voglio fare l’amore con te tutta la notte, voglio sentirti gridare il mio nome, voglio dimenticare tutto tra le tue braccia… »
Quante volte aveva sognato di sentirgli dire quelle parole! Sollevò su di lui uno sguardo smarrito, febbrile, traboccante di passione. Gli prese il volto fra le mani e lo attirò a sé. E questa volta fu lei a cercargli la bocca.
Il futuro non esisteva più. L’unica cosa che contava era il presente, le labbra di lui, il suo sapore, le sue mani che la accarezzavano possessive. Si lasciò andare senza riserve. Mai avrebbe pensato di poter essere così audace, ma il suo corpo lo cercava, travolto dal disperato bisogno di lui. Mai avrebbe creduto che si potessero provare sensazioni simili. Che il cuore potesse accelerare i battiti fino a darle l’impressione di voler esplodere. Che le gambe fossero improvvisamente incapaci di sostenerla. Che l’eccitazione potesse propagarsi come un incendio inarrestabile in ogni centimetro della sua pelle.
Andrea lo intuì e la attirò contro di sé, facendole avvertire tutta la forza del suo desiderio, poi le sussurrò all’orecchio, in un sospiro bollente:
«Andiamo nella mia stanza, prima che perda del tutto il controllo, non credo di riuscire a resistere per molto…»
È sbagliato. Non devo. Non posso.
Ma la voce della ragione, della coscienza o di quello che fosse era flebile e rimase inascoltata. Francesca si perse negli occhi di lui. Voleva solo abbandonarsi a quello che aveva sognato per tutta la vita. Nemmeno per un secondo pensò di rifiutare. Con uno sforzo, Andrea si staccò da lei e la prese per mano.
«Vieni» le disse solo.
Lo seguì, la mano stretta nella sua, incurante degli sguardi che si posavano curiosi su di loro mentre attraversavano il grande salone per tornare nella hall dell’albergo. Le sembrava non di camminare ma di sfiorare appena il pavimento, come se si muovesse in una dimensione fiabesca, prigioniera di un sogno meraviglioso che avrebbe voluto non finisse mai. Dal quale non voleva svegliarsi. Andrea la desiderava. Solo questo contava.
Non sapeva neppure lei come si erano ritrovati nella sua suite. Sentiva solo l’urgenza di lui. La voglia devastante di fare l’amore con l’uomo che era da sempre protagonista dei suoi sogni. Senza lasciarla un secondo, Andrea richiuse la porta alle sue spalle, poi la strinse a sé. Le sue labbra le mordicchiarono il lobo dell’orecchio strappandole un gemito, poi scesero lungo il collo sottile lasciando una traccia bollente, per soffermarsi nell’incavo del collo, mentre con le mani faceva scivolare giù le spalline dell’abito.
«Che bella sei…» mormorò con voce roca, guardandola con passione.
Neanche nei suoi sogni più arditi Francesca aveva immaginato che lui pronunciasse quelle parole con quella luce bruciante negli occhi. Il leggero abito di seta le scivolò ai piedi e Andrea
si chinò a baciarle i seni, circondando con le labbra i capezzoli rosei e succhiandoli avidamente. E lei si aprì al suo desiderio, affondò le mani nei suoi folti capelli scuri e, fremendo, desiderò che lui scendesse giù, sempre più giù fino al centro della sua femminilità. Non si era mai offerta così spudoratamente, eppure con lui sentiva di poterlo fare. Di volerlo fare. Vibrava al tocco delle sue labbra, della sua lingua.
«Non ti fermare. Ti prego, non ti fermare…» lo supplicò, la voce intrisa di passione.
Andrea sollevò la testa. Un sorriso sensuale illuminò i bei lineamenti maschi.
«Ho appena iniziato» le sussurrò. «Stasera voglio farti volare…»





LE AUTRICI
 Elisabetta Flumeri e Gabriella Giacometti sono da anni una collaudata coppia creativa. Esordiscono come autrici di romanzi rosa e fotoromanzi, per poi passare a scrivere per la radio, la pubblicità e le riviste per ragazzi. Pubblicano anche diverse guide per gli Oscar Mondadori e successivamente lavorano come sceneggiatrici televisive di lunga serialità, affrontando generi diversi, dalla commedia al sentimentale, dal legal al dramma in costume. Nello stesso tempo operano come editor e supervisori di fiction tv e tengono corsi di scrittura creativa per insegnanti e alunni delle scuole elementari e medie superiori.
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